venerdì 25 maggio 2012

atterra.


La gravità è il modo in cui cadiamo addosso al mondo.

Siamo piccoli e insignificanti esseri che cadono giorno dopo giorno sulla superficie di qualcosa che è sospeso da tutto, che galleggia come noi non possiamo fare, bloccati a terra dai nostri piedi, dall’ignoranza e dalla noncuranza che ci contraddistingue. Tutto nasce da questa meravigliosa terra, dobbiamo imparare a esserne più consapevoli e rispettosi, che non si scherza con qualcosa che galleggia nello spazio, che vive un tempo quasi immortale che noi non possiamo neanche concepire, e il solo pensarlo, ci farebbe implodere fino a scomparire per la sua enormità. Siamo piccoli di statura d’anima rispetto al mondo, che ci accoglie come una madre, e noi la rinneghiamo come presi da una crisi di ribellione adolescenziale.

Ma se la madre si stancasse? Se avesse voglia di annegare dentro l’universo, distruggendoci? Se le scosse della terra fossero la reazione di ferite di nucleo che noi colpiamo manco fossimo tiratori sopraffini?

Se fossimo noi che ci macchiamo del sangue della terra e non lei che beve il nostro, ogni volta che si porta via qualcuno, semplicemente scrollandosi un po’ della pelle vecchia dalla sua superficie?

L’unica gravità dalla quale non dovremmo sfuggire in continuazione è l’umilta che ci dovrebbe spingere a inginocchiarci contro la terra.  Non sulla, come se lei ci dovesse ancora qualcosa, un appiglio, un posto in cui sedersi, camminare e vivere. Contro, per essere alla pari, per poter dire: ehi terra, tu sei e io sono, contro per pari diritto ad esistere, con per esigenza nel sopravvivere. Insieme per viaggiare come si fa con il proprio innamorato, mano nella mano, occhi negli occhi. Fino a che morte non ci separi.

1 commento:

  1. Se fossimo noi che ci macchiamo del sangue della terra e non lei che beve il nostro, ogni volta che si porta via qualcuno, semplicemente scrollandosi un po’ della pelle vecchia dalla sua superficie?

    in fondo ci dimentichiamo che se siamo vivi è perché c'è la terra sotto i piedi, il sole che emana luce e calore e onde elettromagnetiche. Allora se la vita sulla terra è possibile grazie alla presenza del Sole, Dio è il sole e siamo in un universo politeista.

    Pande :D

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