domenica 5 agosto 2012

pregograziescusitornerò


Prego: vuol ballare con me?
Grazie: preferisco di no
Scusi: gradisce champagne?
Prego: non ci interrompa, insomma!
Grazie: che modi! Non sia scortese, cerca solo di fare il suo lavoro...
Scusi: mi scuso per l'interruzione.
Prego: bene. L'ha capita.
Grazie: …
Prego: Allora?
Grazie: cosa?
Prego: vuol ballare con me?
Grazie: preferisco non ripetermi.
Scusi: gradisce qualche stuzzichino offerto dalla casa?
Prego: Ah rieccolo! Senta, cosa non comprende del “non ci interrompa?”
Grazie: di nuovo. Sta facendo solo il suo dovere. Vuole che lo licenzino?
Prego: non è un problema mio.
Grazie: …
Prego: se non vuole ballare, le posso offrire non so, un giro sulla mia decapottabile?
Grazie: preferisco di no.
Prego: insomma, lei è una tosta eh? Si vuole far desiderare, l'ho capito.
Grazie: quante cose capisce, lei.
Prego: la ringrazio.
Grazie: non è il caso.
Scusi: madame, le posso offrire un fiore?
Prego: da quando in qua i camerieri fanno anche i venditori ambulanti?
Scusi: è una serata speciale. Il ristorante omaggia le donne più eleganti della sala.
Grazie: ma è la prima rosa che vedo nella serata.
Scusi: appunto, madame.
Grazie: …
Prego: bene, bene, ristorante impeccabile. Ora però se ne vada, che qui ci ha interrotti ancora.
Scusi: chiedo scusa.
Grazie: non deve. Si figuri.
Prego: allora, per quella gita al chiar di luna?
Grazie: preferisco un tango.
Prego: cosa?
Grazie: un tango. Mi ha invitato a ballare. Il liscio che mi proponeva non fa per me. Preferisco il tango.
Prego: AH! Ma certo, vado a dirlo subito all'orchestra. Un tango! Tutto per lei.
Quando Prego tornò al tavolo, lo trovò vuoto. Solo un biglietto con su scritto “Non tornerà.” firmato, Scusi.


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