sull'orlo, movimento infantile di gambe, sollevo le pagine come una sorpresa.
giro te che sei la storia, ti giro con il cuore. baciata da una luce soffusa, mi osservi gingillarmi su un equilibrio precario, con gli occhi vivi mi scruti, ogni centimetro di pelle che solo la notte può accarezzare, ti lascio solo il tempo per girare pagina, libro geloso incostante imprevisto.
sento il sonno avvicinarsi e tu mi pesi sulla pancia con la faccia, non mi lasciare, ancora un po', un'altra pagina ancora, sussurri al mio cuore.
un'altra pagina amore, e poi ti devo lasciare.
a domani, sono capace di leggerti in silenzio mentre mi mordo le labbra, e tu mi desideri ancora una volta. una volta prima di andare a dormire.
a domani, che le promesse le so mantenere.
E tu?
giovedì 21 febbraio 2013
sabato 9 febbraio 2013
Cose stra-ordinarie
allora io entro e tu sei già lì, o magari capita che entri tu e
io ci sono già. e quello è un momento timidissimo perchè tutti e
due facciamo finta di niente, non solleviamo neanche la testa.
incredibile che dopo tutto questo tempo lo facciamo ancora, come
fossimo eterni sconosciuti che si scambiano il primo sguardo ogni
volta, ogni mattina. poi mi metto a bollire l'acqua per te e tu
scaldi il latte a me. per i biscotti ci siamo accordati, quelli più
economici. vabbè da qualche parte dobbiamo risparmiare per i due
locali. abbiamo deciso i biscotti perché ai viaggi non sappiamo
rinunciare, che amiamo entrambi i treni e non possiamo smettere di
salirci per andare da qualche parte. e poi dei libri dobbiamo
assolutamente averne due copie, ma non perché siamo egoisti e ognuno
ha la sua, ma perché con uno ci tappezziamo le pareti, l'altro lo
sgualciamo a turno, una pagina tu e una io o tutti e due insieme. capita che stiamo in silenzio, che tu guardi il tavolo e io fuori
dalla finestra, ma per noi va anche bene così, ché se abbiamo da
litigare lo facciamo forte, quindi stare in silenzio incredibilmente
vicino, bilancia la nostra quotidianità. ti prepari e pure io come ad un appuntamento, che in effetti è quello che è, un
appuntamento di vite che si incontrano sulla soglia della porta. non
ci baciamo mai sulla porta. mai. solo abbracci, che quelli vanno bene
sia che ci si riveda la sera sia che se non ci si riveda mai più. un
sorriso negli occhi. un giro di chiavi. andiamo a vivere nel mondo.
immagine: http://julianolopesarte.carbonmade.com/
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