giovedì 4 aprile 2013

Deframmentazione in corso…


Sai che fai? Ad ogni mio ricordo assegna un numero, ad ogni mio sorriso, ad ogni parola e gesto che ti ho donato. Scaricami dai ripostigli della tua mente e avvia la deframmentazione di ciò che io sono dentro di te.

Fammi finire al centro del petto, al centro dello stomaco, insomma, dove conservi il server di te e di me. E tutto intorno sarà spazio aperto, memoria che aprirai per noi, ora in futuro sempre.

lunedì 1 aprile 2013

Luci di Natale

allora hai frenato di colpo, lasciando la forma delle ruote sull'asfalto, e pure le mie delusioni.
Cosa fai sei pazzo? E tu non hai risposto, sei uscito dalla macchina, mi hai tirato per la manica del cappotto e mi hai tirato fuori dal silenzio.
Questa è la notte di natale, hai detto. La strada era buia e l'aria frizzava del tuo sorriso che frizzava, e dei tuoi occhi che si accendevano come delle lampadine sull'albero.
Mi hai lasciato la mano e hai cominciato a gridare: accendete, accendete.
La strada era deserta, c'eravamo solo noi, tu gridavi fuori e io gridavo dentro, e però la strada piano piano si accendeva davvero. Uno ad uno i lampioni hanno brillato nel buio, ed era un altro tuo passo avanti a noi e io non ti volevo perdere; allora mi sono aggrappata alla tua manica e tu continuavi a gridare, la strada si illuminava e le case accendevano le luci delle cucine, dei portici e dei garage.
Poi ti sei fermato, così, come una brusca frenata sulle mie paure e mi hai guardato e non hai più gridato: hai solo sorriso. E io ho pensato che niente avrebbe potuto illuminarmi dentro come il tuo sorriso. Poi t'ho preso la mano e siamo scappati, ché qualcuno aveva gridato che avrebbero chiamato la polizia per schiamazzi.
Ci siamo chiusi in macchina, con le luci e il natale dentro, e da lì non siamo più usciti.