Che poi una va dritta per la propria strada, presta la massima
attenzione a passare indenne i crocevia o a buttarsi sempre a destra o sempre a
sinistra; sta il più lontano possibile anche dalle strade parallele, ché quelle
che ti camminano accanto sono come delle lunghissime vertigini e ti piglia l’ansia
solo a pensarci. Poi un giorno ti si restringe la carreggiata talmente tanto
che tutte le strade si accostano, minacciose, invadenti, curiose. Che devi fare
se vedi che una ti è troppo vicina, ti piglia il battito a mille all’ora e non
hai neanche la marcia da scalare? Stai lì che ti si fonde il motore e già sai
che dovrai sudare per pagarti i danni che intravedi sulla fiancata della tua
vita. Che devi fare se al finestrino scorgi uno che sta messo come te? Uno che
tira giù tutti gli specchietti per fare ombra, che copre i sedili con la
pellicola trasparente per non mescolarsi con possibili amici e parenti, passeggeri
scomodi che e avresti voglia di scaricarli al primo autogrill? E allora che fai
se rimani agganciato a quello sguardo come se il semaforo rosso nel cervello
saltellasse gridando: sei pazza? Quello è un pericolo ambulante, un tornante
che ti porterà fuori strada, e se ti va bene, ti lascerà totalmente senza
benzina! E che devi fare scusa? ti sei già innamorata col botto e mi sa che per
lui è lo stesso: sta abbassando il finestrino…
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